31 Ago 2007
In questo particolare contesto di fermento del Paese, dove il brand diventa protagonista, il CEO Gaetano Grizzanti presiede un Convegno formativo svoltosi presso la sede istituzionale del CPC di Taipei, dal 25 al 30 agosto.
La grandezza di un Paese sta anche nel suo spirito di iniziativa: è infatti interessante sottolineare come un popolo dal know-how produttivo importante, abbia avviato un programma di sviluppo per imparare a creare e a costruire il brand.
Parliamo di un programma nazionale di sette anni, iniziato nel 2006 dalla Taiwan Industry con un budget di 61 milioni di dollari (statunitensi), mirato allo sviluppo di una cultura di branding in particolare da parte delle piccole e medie imprese.
Nel comprendere i rischi che correrebbero se in futuro non dovessero evolvere il loro approccio al business – oggi incentrato unicamente sul prodotto – verso un’economia mirata all’affermazione di un brand, hanno costituito un Branding Investment Fund di 6 milioni di dollari americani, coinvolgendo varie istituzioni, come il Ministry of Education e il Ministry of Economy Affaire.
Taiwan è la sedicesima realtà commerciale del pianeta, ha una moneta propria (il Ntd, New Taiwan Dollar), una certa libertà espressiva e un approccio filo-occidentale al business. Inoltre, non tutti sanno che – strano ma vero – Taiwan è il principale venditore al mondo di brevetti. Ricordiamo che oltre il 90% dei computer portatili è “made in Taiwan” e, in termini di brand taiwanesi, citiamo tra gli altri Acer, BenQ e Asus, protagonisti a livello globale.
Il Programma si è composto di tre diversi appuntamenti:
una Conferenza Plenaria, riservata a politici, manager di organismi per lo sviluppo economico e imprenditori, dedicata alle presentazioni ufficiali di rito e al tema del brand in qualità di asset della strategia di business per le imprese del terzo millennio (sono stati invitati un centinaio di persone);
un Workshop, durato tre giorni, molto impegnativo e concentrato sugli elementi che compongono un brand e sulle fasi per definirlo, con visione di alcuni casi-studio e lo svolgimento di una prova di gruppo finale (circa una ventina di partecipanti, composti da liberi professionisti, docenti universitari e imprenditori);
tre
Meeting individuali con imprese selezionate – aziende di medie dimensioni che sono nella fase di costruzione di una loro identità con l’obiettivo di creare un brand internazionale – dove esponevano a Grizzanti le loro strategie chiedendo consigli e valutazioni.