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10 Mar 2022

Il modernismo in mostra all’ADI Design Museum

L’ADI Design Museum di Milano ospita una mostra dal titolo “Campo Grafico 1933/1939: nasce il visual design” – che inaugura il Milano Graphic Festival 2022 – con esposti per la prima volta tutte le 66 copertine della storica rivista anni trenta, a testimoniare l’importanza di un fenomeno culturale riconosciuto a livello mondiale.

 

Univisual produce un eccezionale evento culturale che ricorda gli albori della comunicazione visiva, oggi una disciplina riconosciuta nelle scienze della comunicazione e nel sistema impresa globale.

Campo Grafico nasce a Milano sotto l’influenza delle grandi avanguardie culturali e artistiche del ‘900, divenendo rapidamente il luogo geometrico dove si incontrano le tendenze e le correnti ideali che daranno luogo all’Italian Style per la Tipografia e la Comunicazione. Le 1.650 pagine (più 54 fuori testo e 114 inserti applicati a mano) dei 66 numeri – interamente digitalizzate e di libera consultazione su www.campografico.org – testimoniano l’impatto di questa rivista che, pur essendo tirata in sole 500 copie, è riuscita a comunicare con chiarezza «la mutabilità di tendenze e di mezzi in questa epoca di profonda progressione».

L’inaugurazione della mostra (accesso libero dal 25 marzo 2022 al 10 aprile 2022) sarà aperta al pubblico ed è prevista per le ore 17:15 di giovedì 24 marzo. Un pugno di padri “fondatori” del graphic design, tra cui Attilio Rossi, Carlo Dradi, Guido Modiano, Luigi Veronesi, Enrico Bona, Ezio D’Errico, Antonio Boggeri e Bruno Munari guida tra le due guerre quella che è una vera rivoluzione, che, una volta iniziata apre la strada a modalità del tutto diverse di coniugare testi e immagini nella grafica.

Simbolicamente Campo Grafico decolla proprio mentre il nazismo chiude il Bauhaus. La rivista approfitta del fatto che il fascismo non aveva un pensiero unico nell’arte e nella cultura e quindi può portare avanti un’azione di rinnovamento in qualche caso iconoclasta anche verso protagonisti del Regime. Ma non mancheranno momenti di duro confronto quando nel 1934 Attilio Rossi, primo direttore della rivista, rifiuta di pubblicare sulla rivista i manifesti di Persico e di Nizzoli favorevoli al Plebiscito voluto da Mussolini. La rivista proseguirà negli anni le proprie pubblicazioni con alterne fortune, esaurendo nel 1939 quello che era stata la spinta propulsiva degli inizi. Ma la sua straordinaria qualità e la sua capacità di avere uno “sguardo lungo” nel lanciare il graphic design, oggi la riportano più che mai al centro della scena culturale.

La mostra fa parte dell’evento Milano Graphic Festival
I contenuti della mostra sono a cura dell’Associazione Campo Grafico

 

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Main partner:

ADI Design Museum
Loretoprint
AIAP Associazione italiana design della comunicazione visiva
Associazione CAMPO GRAFICO
Milano Graphic Festival

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