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24 Set 2015

La Brand Identity 3.0

Tre domande a Gaetano Grizzanti, Presidente di Univisual, in un’intervista di TVN sulla Brand Identity moderna.

 

Brand Identity 3.0

di Laura Buraschi

 

Oggi il design viene chiamato a ridefinire il valore delle cose e della relazione della marca con il pubblico: in Unvisual come cercate di dare risposta a questa richiesta?

Per prima cosa condividiamo con il cliente che il design, dal punto di vista progettuale, è un punto d’arrivo di un processo strategico dove il ruolo del brand, oggi, è estremamente evoluto. Si parla tanto di storytelling, di interazione con il cliente, di social-network… tutti aspetti importanti per comunicare, senza dubbio, ma i veri aspetti critici dell’identità di marca rimangono spesso oggetto di trattamenti poco rilevanti per costruire una reale differenziazione rispetto ai competitor e deboli per creare engagement col consumatore, oltre il prodotto.

Quali sono le tendenze o le problematiche emergenti che vi trovate ad affrontare?

Univisual viene interpellata prevalentemente per interventi di cambiamento strutturale o evolutivo, per aziende che decidono di far leva sul brand per la propria strategia di business. Pertanto, i problemi che ci troviamo ad affrontare sono di natura strategica e, successivamente, di design sistemico.

Quindi, come deve essere il brand per funzionare – come dice Lei – in ottica 3.0?

Bisogna rendere il brand un mezzo per divulgare un “credo” che possa coinvolgere la maggior parte del target, creando una sintonia di pensiero senza per questo essere vittima di una proposta commerciale. In questo modo si crea un legame indipendentemente dalle variabili sociali e culturali, non solo per fiducia e qualità – prerequisiti vincolati al prodotto e al servizio – ma per affinità interiori.

 

Questo articolo è ripreso dalla rivista “Pubblicità Italia” nr. 7 –  Settembre 2015 (TVN Group)

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