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1 Feb 2019

Univisual, indipendenti e specialisti per DNA

Punto di riferimento italiano nella consulenza per la strategia di marca e nello svilupppo di sistemi di identità, Univisual – guidata da Gaetano Grizzanti – ha chiuso il 2018 con un fatturato a +50% confermando un riconoscimento esclusivo e pluripremiato nel settore della Brand Identity, in equilibrio tra il rispetto della cultura di progetto e gli obiettivi di business del cliente.

 

Univisual è attiva nella consulenza di Direzione per la strategia di marca e nella progettazione di sistemi di identità, sempre con l’obiettivo di evolvere il brand come asset di business per i nostri clienti. «Il nostro lavoro – spiega il CEO Gaetano Grizzanti –  è estremamente verticale, non siamo un’agenzia e quindi non forniamo servizi di comunicazione. Univisual è un partner di fiducia per i suoi clienti, la maggior parte aziende internazionali di matrice italiana che sentono il bisogno di evolvere l’approccio al mercato e quindi, come diciamo noi, trasformare il proprio marchio in una marca. Siamo – continua Grizzanti – sempre fedeli alla nostra proposta e, anche grazie alla nostra indipendenza, operiamo con modelli proprietari, consolidati in più di 30 anni di esperienza e da centinaia di progetti e casi di successo, a dimostrazione della validità di una metodologia unica».

Quali strumenti utilizzate per analizzare i dati e quali sono i fattori principali che caratterizzano la metodologia di Univisual?
Svolgiamo il nostro lavoro in co-working con il cliente e per la fase di analisi sfruttiamo, in primis, le informazioni già esistenti all’interno dell’azienda, impiegando poi qualche ausilio per integrarle, con indagini di nostra concezione o eventualmente, in caso di reale necessità, delle ricerche di mercato.
Lavoriamo molto sulla componente interna di una Organizzazione, che rappresenta sia il punto di partenza sia quello di arrivo dell’intero percorso. A lavoro ultimato realizziamo infatti quello che viene definito “Identity Deployment”, un’attività formativa e di engagement preposta a divulgare i nuovi paradigmi della nuova strategia di business orientata a far leva sul brand all’interno della Organizzazione, affinché siano accettati e compresi.

L’italianità unita alla visione internazionale e la vocazione all’innovazione, sono i requisiti fondanti dei progetti di Univisual. Ce ne parla?
Proprio grazie al suo approccio pioneristico, Univisual è riconosciuta sul mercato come la struttura che ha rivoluzionato il modo di fare brand identity. L’estrema specializzazione fa parte del nostro dna e cerchiamo sempre di trasferire anche al cliente l’importanza di porsi in modo innovativo, cioè differenziante all’interno dello scenario competitivo.
Nel realizzare i nostri progetti, inoltre, lavoriamo in equilibrio tra la “cultura di progetto” e i bisogni di business del cliente. Ne abbiamo fatto un vero e proprio “credo”, perché siamo convinti che riuscire a rispettare i canoni di questi due mondi, spesso in contraddizione tra loro, sia un fattore discriminante per riuscire a ottenere risultati più certi.

Quale contributo può dare una realtà italiana indipendente come la vostra, al processo di creazione di valore per una marca?
Essere indipendenti è un tratto identitario fondante di Univisual e, ritengo, anche un fattore critico di successo per i clienti che, da noi, si aspettano il massimo dell’assistenza, da un lato, e dall’altro il massimo della neutralità. Quest’ultimo attributo è necessario per evitare conflitti di interesse, a causa del ruolo che ricopriamo, spesso di regia nei confronti dei vari partner di comunicazione che si inseriscono nell’azienda nostra cliente successivamente all’intervento.
Inoltre, non ci sono “account” in Univisual, il cliente è a stretto contatto con un team di competenze perfettamente integrato e, per garantire qualità e servizio, la scelta originale è stata quella di accettare un numero limitato di progetti all’anno.
Altri aspetti che ci contraddistinguono dalle agenzie di comunicazione sono che non lavoriamo con un brief e non partecipiamo a gare creative, perché il nostro metodo purtroppo non lo consente.
«Noi non vi faremo mai proposte, e voi non farete mai scelte», lo dico spesso alle aziende che si rivolgono a noi, spiegando che per intraprendere una specifica direzione strategica la soluzione creativa è una conseguenza razionale e non soggettiva. In sintesi, la coerenza e la fedeltà al nostro credo, unite alla logica e alla competenza, sono insite nel biglietto da visita di Univisual.

Quali sono i risultati del 2018 e quali le aspettative per il 2019?
Nel 2018 il fatturato è stato in crescita, abbiamo registrato un aumento del 50%, motivato anche dal fatto che alcuni progetti del 2017 si sono protratti a quest’anno, per clienti peraltro di settori merceologici molto diversi tra loro. Comunque, la cosa che conta di più per noi, è lavorare con aziende che hanno la nostra stessa visione, infatti siamo molto attenti a preservare la natura esclusiva della nostra competenza e a essere coerenti nel nostro pensiero. L’ambizione è continuare a trovare sempre stimoli nuovi in quello che facciamo e, in generale, preservare lo spirito e l’eccellenza che le aziende italiane devono affermare nel mondo.

Ci può citare qualche progetto su cui avete lavorato quest’anno?
Stiamo lavorando sia per aziende in ambito consumer sia per aziende b2b, in egual misura. Posso citare le collaborazioni con Perini Navi – il brand italiano più esclusivo al mondo per superyacht a vela e a motore – e il gruppo Cattolica Assicurazioni, la terza compagnia italiana. Sul fronte b2b, tra gli altri, stiamo seguendo un grande gruppo – di proprietà di un fondo inglese – leader in Italia nella rigenerazione dei rifiuti industriali e servizi per l’ambiente e un’azienda di servizi e di fornitura di soluzioni per l’ufficio.

 

Serena Piazzi
NC / Il giornale della Nuova Comunicazione – N. 75 / Gennaio 2019

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